È l’ultimo racconto scritto da Richard Wright nel 1957. C’è un calo di tensione narrativa classico, è un racconto privo di storia, non c’è uno sviluppo, non c’è l’azione e quando c’è è ridotta ai minimi termini. Abbiamo i ricordi, le paure, i sogni, le reazioni psicologiche del protagonista; è un racconto molto insolito per un afro – americano perché sceglie un protagonista bianco, Olaf Jenson, un danese di 60 anni non particolarmente simpatico. (altro…)
Autore: admin
-
Richard Wright – Eight Men
È una raccolta postuma che esce due mesi dopo la morte di Richard Wright, nel 1961, e mette insieme racconti scritti negli ultimi 30 anni. (altro…)
-
Richard Wright – The Ethics of Living Jim Crow
Richard Wright lo antepone ai Quattro racconti di “Uncle Tom’s Children” per stabilire un limite tra la fiction e l’autobiografia e per dare veridicità alla fiction con l’autobiografia. (altro…)
-
Richard Wright – Uncle Tom’s Children
Nella prima edizione, quelle del 1938, il tema principale è quello della lotta per la sopravvivenza e i racconti sono quattro:
- Big Boys Leave Home
- Down by the riverside
- Long Black Song
- Fire and Cloud
Nella seconda edizione del 1940 il tema è sempre lo stesso ma invece che esserci solo Quattro racconti ce n’è un quinto: “The Ethics of Living Jim Crow”. Nel 1938 Zora Neal Hurston dimostra il suo disappunto nei confronti di Richard Wright, in una recensione dice di non apprezzare l’uso dell’odio e la posizione razziale, Zora si distanzia dall’uso che Wright fa del dialetto afro – americano.
-
Richard Wright
04/09/1908: Richard Wright nasce in una piantagione di Maschez, Mississippi; suo padre è un contadino illetterato, sua madre è una ex – insegnante. I suoi nonni sono stati tutti schiavi. Richard ha una vita mobile, passa un po’ di tempo in un orfanotrofio perché i suoi genitori non sono in gradi di tenerlo. (altro…)